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gap generazionale

Come gestire le diversità in azienda in 4 step

Se dovessi scegliere una fotografia per rappresentare il personale della tua azienda, quale tra queste sceglieresti?

Come hai notato, nelle immagini sono raffigurate persone di età differenti.

Se hai scelto la prima foto significa che la tua azienda è formata da collaboratori di generazioni diverse e quindi questo articolo è proprio ciò che fa per te: oggi infatti parliamo di gap generazionale. Ne hai mai sentito parlare?

Cos’è il gap generazionale?

Il gap generazionale è il divario che separa una generazione dall’altra. In quasi tutte le aziende oggi possiamo trovare ben quattro generazioni che condividono lo stesso spazio di lavoro: i baby boomers (1946-1964), la generazione X (1965-1980), i millennials (1981-1999) e la generazione Z (2000). Oltre all’età anagrafica, ciò che le differenzia sono le visioni, le idee, i comportamenti e le competenze: da una parte troviamo i baby boomers abituati agli appunti carta e penna, dall’altra i millennials impegnati tra social e videoconferenze. Immagino che queste differenze le vivi anche in casa quando parli con tuo figlio o con tuo nipote, non è vero?

Le conseguenze del gap generazionale

Il gap tra generazioni provoca spesso delle conseguenze spiacevoli come scontri, pregiudizi e difficoltà a collaborare all’interno del luogo di lavoro. Con il progresso tecnologico, questo divario è aumentato ancora di più: quante volte hai sentito i giovani colleghi accusare i senior di non essere capaci di usare gli strumenti tecnologici? In questo caso si parla di digital divide, cioè la disparità tra chi è nato nel mondo del digitale e chi non percepisce o respinge le potenzialità della tecnologia.

In queste condizioni, gestire generazioni diverse di lavoratori sembra impossibile. Fermiamoci però un secondo: siamo proprio sicuri che il gap generazionale rappresenti un problema per la tua azienda?

ll gap generazionale come risorsa

Se gestito correttamente, il gap tra generazioni può essere tutt’altro che uno svantaggio. A volte basta solo cambiare la prospettiva per vedere le cose in modo diverso. Vediamo come fare in 4 passi:

  • Ricerca le somiglianze

Spesso tendiamo a focalizzarsi sulle differenze piuttosto che sulle somiglianze e non sempre questo è l’approccio giusto. Anche se indubbiamente le diversità tra generazioni esistono e sono marcate, è impossibile che non ci sia nessun punto in comune (la morale e l’etica, ad esempio, oppure i desideri lavorativi). Prova a pensarci: quali sono gli aspetti che accomunano le diverse persone che lavorano nella tua azienda?

  • Valorizza le differenze

Ora che hai trovato i punti in comune, concentrati sulle differenze. Cerca di vederle non come un problema, ma come un’opportunità. Pensaci bene: se tutte le persone fossero uguali, non ci sarebbe l’occasione per migliorare. Ogni generazione deve dare il proprio contributo, esprimendo le proprie idee e condividendo le proprie competenze. Solamente in questo modo le diversità smettono di essere motivo di scontro e diventano invece occasione di stimolo.

  • Stimola la comunicazione aziendale

Per gestire al meglio il gap generazionale in azienda, è necessario favorire il dialogo tra i lavoratori, in modo che possano conoscersi e scambiare esperienze e competenze. Potresti creare momenti di condivisione formali o informali, come le attività di team building, eventi aziendali e riunioni. Curare la comunicazione aziendale è fondamentale per rendere piacevole l’ambiente lavorativo!

  • Incentiva la formazione

Come potresti sfruttare il fatto che le generazioni all’interno della tua azienda hanno competenze diverse? Potresti creare dei momenti di formazione nei quali i colleghi senior e junior scambiano le loro conoscenze. In questo modo avrai un team più unito e preparato, oltre che un clima di stima reciproca.

 

Ora che hai visto come trasformare il gap generazionale da limite a opportunità, non ti resta che applicare questi semplici consigli e goderti i risultati!

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